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Acidità e salute

Studi scientifici hanno dimostrato che un buon equilibrio acido-basico del nostro corpo favorisce un migliore stato di salute e contrasta l’insorgere delle malattie.  Per capire meglio l’argomento occorre introdurre il concetto di pH.

Il pH è un parametro che misura l’acidità o la basicità di un liquido, da zero a sette si definisce una soluzione acida, a sette neutrale, da sette a quattordici alcalina o basica.  Tutti gli esseri viventi hanno bisogno, per un corretto funzionamento delle proprie  cellule, di un ambiente leggermente alcalino, poiché con l’innalzamento del livello di acidità si possono manifestare grossi scompensi dovuti al proliferare di germi patogeni. In una persona sana il pH del sangue è compreso tra 7,4 e 7,45.
Il nostro corpo tende naturalmente all’acidità che, in gran parte, è causata dalle scorie prodotte dal metabolismo; tale stato provoca immediatamente l’espulsione dell’ossigeno dalle cellule.
Lo scienziato tedesco, Otto Heinrich Warburg che ha ricevuto nel 1931 il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria di cancro, ha affermato : “ Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro” poi ha aggiunto: “ I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini”.
Un importante elemento da considerare è il fatto che le cellule tumorali sono anaerobiche, cioè possono sopravvivere anche senza ossigeno, anzi hanno una maggiore proliferazione.
Un altra figura di spicco in queste ricerche è il dr. Robert O. Young che ha ottenuto vari titoli accademici ed ha ampliato la tesi  dello scienziato Otto Heinrich Warburg sostenendo che:
“ L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare allora le malattie si manifestano.”
L’acidosi nei tessuti si può agevolmente rilevare analizzando l’urina e misurando il pH in essa, attraverso una striscia di carta reattiva.L’urina del mattino di solito è acida. ha un pH ‘normale’, cioè –come si legge nei testi in medicina- di 5,5. Ma questo valore è tutt’altro che normale. Rispecchia solo l’acidosi di cui oggi tutti soffriamo. Il valore naturale sarebbe di circa 7,35. 
L’acidificazione non proviene soltanto dal metabolismo, ma anche dalla nostra alimentazione che risulta essere di primaria importanza, l’apporto nutrizionale contribuisce al nostro stato di salute o di malattia. Infatti, una volta conclusosi il processo digestivo, i cibi, forniscono e creano una condizione di acidità o alcalinità nel corpo.
Possiamo distinguere gli alimenti ad azione acidificante e quelli ad azione alcalizzante.
I primi sono gli alimenti di origine animale (carni equine, suina, ovina, pesce, pollame, salumi); anche le proteine vegetali introdotte in notevole quantità possono favorire la creazione di un ambiente acido perché producono sostanze azotate e prodotti di rifiuto. Sempre in questa categoria di alimenti troviamo lo zucchero, il sale  e la farina raffinata, i grassi idrogenati, i brodi grassi, la margarina, la caffeina, l’alcool, il tabacco, gli antibiotici e tutti gli alimenti in scatola che contengono conservanti, coloranti e stabilizzanti.
Gli alimenti invece ad azione alcalina sono: le verdure crude, la frutta (in particolare il limone), le tisane, le mandorle,il miglio, il miele è un alimento altamente alcalinizzante. Inutile ricordare ancora una volta che per poter avere una buona salute occorre controllare il nostro regime alimentare. Parafrasando un vecchio proverbio, ne vogliamo coniare uno nuovo “Dimmi come mangi e ti dirò come stai”: alla luce di questa tesi non vi è nulla di più vero.

 

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