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Sangue e sole

Quando sorgi all’orizzonte
riempi la terra della tua bellezza.
I tuoi raggi baciano le creature
tutti i viventi conquisti
e li stringi in un vincolo d’amore.

Tu sorgi e la terra s’illumina.
Mandi i tuoi raggi e la tenebra fugge.

Gli uomini si alzano
stendono le mani e pregano.
Ogni animale si pasce al prato.
Ogni pianta verdeggia nei campi.
Gli uccelli volano sopra il nido
alzando le ali come braccia supplicanti.

Gira ogni moscerino
ogni agnellino saltella.
Della tua vita s’animano,o Signore.
I pesci danzano nell’acqua
i tuoi raggi vanno nel cuore del mare.
Tu formi il germe nel corpo della sposa.
Tu crei il seme nel corpo del  marito.

Hai creato la terra secondo il tuo cuore
quando nessuna cosa esisteva nell’eternità:
tutto ciò che cammina coi piedi in terra
e che vola con l’ali nell’aria.
Hai fatto i lontani cieli
Per contemplare da essi il tuo creato.
Vieni,te ne vai,ritorni!

Da te solo crei,da te, Unico!
È la vita il tuo sorgere,
è la morte il tuo tramonto.
Tu sei,Padre,nel mio cuore
e nessuno ti conosce.
Ti conosco io solo,tuo figlio.

Cosi cantò Akhenaton, Gioia del Sole.

Se nel canto egizio del Sole si dice che il Sole ha creato la Terra secondo il suo cuore,in realtà “scientificamente” e chiaramente si può affermare secondo il suo ritmo !
Come precedentemente scritto (Psico-Digestione) possediamo diversi centri ritmici,veri e propri “cuori”,da qui la coscienza di un “tutto” ritmico e per di più  regolato da una grande armonia.
Le cellule dei tessuti sono immerse nel sangue,come in un piccolo mare,il quale non solo è agitato dalle forze del male,ma è anche sconvolto dalle passioni dell’anima.
Sentirsi ribollire il sangue,essere di sangue caldo,mantenere il sangue freddo,sentirsi gelare il sangue nelle vene e simili modi di dire,esprimono bene questo trapasso in cui la voce del sangue diventa la voce del cervello.
Il sentire diventa con-sentire quando c’è la coscienza. Ridurre il sangue a centro della vita vegetativa è sottostimare la realtà fisiologica e psicologica.
Negli effetti che ha,il ruolo del sangue è veramente supremo per l’economia della vita organica e animica.
Anche la Bibbia nel suo linguaggio sapienziale e sintetico, dice del sangue cose che gli uomini dovrebbero lungamente meditare:”Ammazza pure del tuo grosso e minuto bestiame e mangiane a tua voglia. Solo osserva fermamente di non mangiare il sangue : perciocché il sangue è l’anima:non mangiare l’anima con la carne.Non mangiarlo,spandilo in terra”. (Deuteronomio-cap.XII).
C’è un linguaggio proprio del cuore che non è quello freddo del cervello.
Ti parlo col cuore in mano,si dice per significare la bontà e la verità di un discorso.
Scordarsi di una persona è come togliersi da una con vibrazione con essa:uno strumento musicale è appunto scordato quando è fuori di tono.
E  ricordarsi vale riaccordare quelle vibrazioni che resero comuni gli affetti cioè i sentimenti.Dis-cordia è proprio l’allontanarsi di due cuori al contrario di con-cordia.
Poi abbiamo con-cordare,cor-rispondere,cor-doglio,cor-aggio,scor-amento,miseri-cordia.
Infine cor-rompere,cioè rompere il cuore,esprime inequivocabilmente la devastazione morale di un corrotto.
In caso di spavento diventiamo pallidi perché il sangue fugge dalla periferia al centro,come per sottrarsi ad un nemico esterno. Invece,una sola parola che può suscitare la nostra vergogna,ci fa diventare rossi perché il sangue fugge dal centro verso la periferia,per sottrarsi al nemico che ha invaso il nascondiglio della nostra coscienza.

Si direbbe che il sangue è per se stesso intelligente poiché non basta il gioco dei nervi vasomotori a spiegare perché nello spavento i vasi periferici si contraggono e nella vergogna si dilatano.
Se lo stimolo è un emozione che và al cervello in entrambi i casi,da dove nasce questo diverso comportamento ?

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