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Unità e Salute

Le quattro vitamine A B C D  forse corrispondono ai quattro temperamenti umani fondamentali sui quali tanto insisteva la medicina antica?

Una buona salute è il risultato del gioco armonioso e della giusta proporzione dei quattro elementi essenziali.

Non può esserci un obiettivo punto di vista se non si passa da una teoria a una verifica.

Lo stesso Aristotele aveva già sentenziato che ciò che è durevole nella forma, esprime ciò che è immutato nella natura dell’etere.

La caratteristica che domina la fisica antica è sempre l’affermazione di una natura composta di quattro elementi (il famoso quaternario);l’applicazione di questo postulato alla medicina ha dato luogo a quattro archetipi umani (temperamenti) che differiscono per via umorale, a seconda che predomini o difetti più l’uno che l’altro dei quattro elementi fondamentali.

Per il vasto spirito di analogia che dominava la scienza antica,l’intima unione e corrispondenza della natura con l’uomo era facilmente riscontrabile.

L’osservazione più semplice mostrava nel corso del Sole due cicli ben distinti,il giorno e la notte e una serie di giorni lunghi di fronte a una serie di giorni corti:due solstizi intermediati da due equinozi.

La distinzione delle quattro stagioni , mostrava anche che se l’estate è calda e secca e l’inverno freddo e umido,la primavera è a sua volta calda e umida, come l’autunno freddo e secco.

Ciò che accade nelle linfe e nel fiato del cosmo,si riproduce nelle linfe e nel respiro umano:per dare luogo a quattro tipi di uomini in cui predominerà, per così dire o più estate o più inverno o più primavera o più autunno.

D’altra parte il Sole che si leva al mattino, culmina l’orizzonte a mezzogiorno, mentre cala al tramonto e sparisce la notte; determina quattro periodi che dividono il cerchio dell’orizzonte nei quattro punti cardinali Oriente Occidente, Mezzogiorno e Settentrione con tipi relativi di climi e di venti.

Come le stagioni si succedono l’una all’altra secondo un ordine stabilito, cosi le qualità fondamentali della materia passano dal solido al liquido, poi al gas e all’etere e in termini concreti e graduali sono rispettivamente Terra ,Acqua, Aria,Fuoco.

A queste distinzioni gli antichi facevano corrispondere le quattro fasi della vita umana: infanzia o inverno (fredda e umida), pubertà o primavera (umida e calda), maturità (calda e secca), vecchiaia o autunno (freddo e secco). Ne segue che ogni età soffre le sue malattie predominanti che riguardano quattro funzioni fondamentali; nutrizione respirazione circolazione escrezione dei prodotti di rifiuto.

E come per vicende atmosferiche può accadere che si turbi o si alteri il corso naturale delle stagioni, cosi anche nella vita umana vi sono inverni o infanzie piene di sole e primavere; o, al contrario, estati o maturità che si prolungano oltre l’autunno e costituiscono quella che è comunemente chiamata l’estate di San Martino.

Anche nella lingua parlata sono rimasti il buono o il cattivo umore, l’individuo focoso e quello freddo, e Giulio Cesare racconta Plutarco, soleva dire “Io non ho paura degli uomini ben portanti e dalla bella capigliatura, ma di quelli dalla faccia gialla e magra”.

Tutte queste nozioni si potrebbero riallacciare benissimo alle ultime definizioni della biotipologia moderna anche sul terreno endocrino, ma è utile soprattutto evidenziare la superiorità della scienza antica che, senza separazioni, applicava una stessa concezione tanto sul piano materiale che su quello spirituale dei sistemi filosofici e religiosi.

“Panta Rei”  Tutto scorre. Eraclito.

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